Italiani in Olanda: chi sono e cosa fanno?
Italiani in Olanda.
Chi vole venire a vivere nella terra dei tulipani spesso si ritrova a digitare su google esattamente queste parole, per trovare storie di successo, o semplicemente comfort di qualche altro connazionale che in Olanda ci vive già e in qualche modo ce l’ha fatta.
Ho cercato anche io queste parole quando ho deciso di trasferirmi in Olanda nel 2012, trovando tantissime storie di italiani che vivevano già qui in Olanda, e trovando in qualche caso anche delle belle amicizie.
Ma chi sono, e cosa fanno veramente, gli italiani in Olanda?
Sono ormai sei anni che vivo a Den Haag, e ho avuto la possibilità di incontrare e conoscere tantissime persone raccogliendo quindi molte storie, ed ecco una panoramica sugli Italiani in Olanda (e di Olanda), quelli che trovate anche nei gruppi facebook (sempre pronti a litigare) e quelli che invece di tempo per i social media ne hanno ben poco.
L’italiano Expat, ingegnere che lavora per una multinazionale.
Ingegnere, o insegnante, o comunque uno dei famosi “cervelli in fuga”. L’Expat italiano è stato assunto quando ancora si trovava in Italia (o a volte in altri Paesi), è un professionista del suo settore e ha uno stipendio decisamente alto e tantissimi benefit, come la scuola internazionale pagata per i figli. L’expat, italiano o di ovunque sia, spesso vive in una dimensione parallela, frequenta solo altri expat, fa spesa sempre al supermercato italiano o all’Albert Hein comprando i prodotti di marca, si sposta solo in auto (la bici la usano per le passeggiate domenicali), ha la tata e la donna delle pulizie anche se la moglie non lavora, frequenta cene di beneficenza e club esclusivi. L’italiano Expat, in generale, fa davvero una bella vita, ma conosce ben poco della città: mi è capitato di conoscere persone che dopo 5 anni qui non sapessero ancora come prendere un treno da Den Haag ad Amsterdam, perché “tanto ci andavano sempre in auto”.
L’italiano quasi expat, ma più simpatico
Rientrano in questa categoria tutti quegli italiani che pur essendo a tutti gli effetti expat, sono alla loro prima esperienza di lavoro all’estero o comunque ricoprono posizioni più basse rispetto agli expat di sopra. Infatti questi non meritano la E maiuscola, sono un po’ come… expattini. E così ci ritroviamo il medico sottopagato, il marketing manager, l’imprenditore che ha ancora idee valide (ma non considerate in Italia), l’architetto, il sommelier, il professore di università, l’esperto di leggi internazionali.. Insomma tutta quella gamma di italiani altamente qualificati che però non sono snob, e al villone da 3000 euro al mese preferiscono la casa semplice nel quartiere tranquillo, e che si mescolano anche alla popolazione locale e usano la bici anche per spostamenti quotidiani (se c’è il sle e più di 18 gradi).
Inutile girarci intorno, se volete venire in Olanda a lavorare e non avete qualifiche precise ed esperienze decisamente qualificanti, non rientrerete mai nelle due categorie qui sopra menzionate, l‘Expat e il più simpatico expattino.
Se mi state leggendo probabilmente potrete più facilmente nelle categorie di Italiani che andrò ora ad elencare.
L’emigrato di buona volontà
Sì miei cari, noi siamo Emigrati. Un pò come quelli che vengono in Italia e che non vi piacciono. Siamo regolari, ma pur sempre emigrati.
Qui troviamo una gran fetta di Italiani in Olanda: tutti coloro che hanno deciso di tentare la fortuna ma con un minimo di esperienze e conoscenze, che sanno quel che fanno e che hanno le carte in regola per farcela, ma soprattutto coraggio e tanta, tantissima buona volontà.
L’emigrato di buona volontà si informa prima di partire per l’Olanda, spesso parla bene l’inglese, conosce più o meno la burocrazia necessaria, si è informato sui costi degli affitti ed ha un piano: come si muoverà, dove cercherà lavoro, come farà per la casa. Probabilmente ha anche qualche risparmio, perché sa che nei primi mesi si vive solo di sussistenza, è consapevole che dovrà pagare un mese di deposito per la casa in affitto e che una voltra trovato lavoro il primo stipendio arriverà dopo un mese. L’emigrato di buona volontà sta attento alle spese, ma sa che vuole farcela e si impegnerà tantissimo per riuscire a ricostruire una vita qui in Olanda..e ce la farà, crescendo di anno in anno e migliorando la propria situazione, superando avversità e difficoltà. Questo tipo di Italiano in Olanda si è fatto le ossa, a testa bassa, sa come funzionano le cose e aiuta gli altri connazionali volenterosi con consigli utili.
L’italiano che vuole venire in Olanda perché….
Poi ci sono loro. Li riconosci subito dal tipo di domande che fanno quando ti mandano una mail, o nei gruppi facebook di italiani in Olanda.
Quello che vuole venire in Olanda perché è stufo dell’Italia ma non ha esperienze, non conosce nessuna lingua se non l’italiano (e anche quello a volte lascia a desiderare), ma vuole sapere se ha speranza di trovare lavoro in qualsiasi settore in Olanda, perché ci era venuto in vacanza e se ne era innamorato. Ah, ovviamente non ha nemmeno risparmi da parte.
Quello che vuol venire su a fare il lavapiatti e ha sentito che ti danno vitto alloggio e in più lo stipendio.
Quello che vuol venire a vivere in Olanda perché sa che ti danno la casa sociale e lo stipendio di disoccupazione (anche se qui non ci hai mai lavorato).
Quello che in Italia ha anni di esperienza come meccanico / magazziniere ma vuole venire in Olanda a fare un corso di Inglese per imparare la lingua e nel frattempo lavorare come lavapiatti (che sembra essere la professione più gettonata).
Se da un lato questa categoria a volte sia davvero da ammirare per la buona volontà e la voglia di cambiare, a volte purtroppo tantissimi sono quelli che non hanno davvero idea di ciò che troveranno, o meglio sono convinti di trovare il paese dei balocchi e spesso si trovano a dover lasciare l’Olanda in brevissimo tempo, e spesso sono giovani affascinati dalle apparenti libertà del Paese, ma che non si rendono conto che in realtà la situazione è ben diversa, ci sono regole ben precise e costi della vita anche piuttosto alti.
Perché non sono tutte rose e fiori le storie di chi ce l’ha fatta, ma anzi il più delle volte dietro si nascondono grandissimi sacrifici, difficoltà superate insieme, percorsi lunghi e difficili e tantissima pazienza.
Italiani in Olanda, se ci vivete sappiate che siete dei grandi perché ce l’avete fatta.
Se ve ne siete andati, va bene lo stesso perché almeno ci avete provato e partite con un bagaglio in più.
Se volete venire, non scoraggiatevi, lavorate sodo per inseguire il vostro sogno, e non credete a quelli che vi dicono che è tutto estremamente facile!
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